Pasquale Mirra + Hamid Drake Duo
Pasquale Mirra Vibrafono, marimba e percussioni / Hamid Drake batteria, percussioni, voce
Un incontro casuale, fortunato, alchemico, quello tra Pasquale Mirra al vibrafono e Hamid Drake batteria, frame drum e voce ma nulla risuona casuale ascoltando la musica che rimane aleggiante nell’aria a testimonianza della splendida intesa che si creò già agli esordi più di una decade fa, in modo immediato. Sorpresa e imprevedibilità, la voglia di superare il limite della convenzione con una incessante ricerca sonora, questi gli elementi rintracciabili in questo suggestivo duo. La sinergia musicale e l’intenso scambio che Mirra e Drake riescono a creare ammaliano per la brillantezza delle idee che riescono ad esprimere non solo senza apparente fatica, ma con un interscambio e una interazione strumentale impressionante. Le composizioni sono usate nel flusso improvvisativo per suggerire a questo strade diverse, ma nello stesso tempo la creatività dei due ne determina cambiamenti – anche strutturali – che per mano loro si caratterizzano di volta in volta, di incontro in incontro, come momenti unici, irripetibili, mai uguali a se stessi.
Le melodie si costruiscono da sole, grazie anche alle conoscenze musicali dei due interpreti, alla loro notevole apertura mentale, alla capacità di spaziare nei ritmi di Drake, vero maestro nel creare basi poliritmiche torrenziali su cui si innestano le sonorità poetiche ed impattanti di Mirra, senza mai farci perdere il filo. Il processo attraverso il quale si sviluppano i percorsi musicali è l’estemporaneità, dunque, attraverso un uso evocativo degli strumenti, e della voce di Drake, senza pregiudizi stilistici di sorta dove due culture di appartenenza così apparentemente lontane si ritrovano, si amalgamano, si fondono, creando un ponte immaginario tra l’onirico, l’ancestrale e le melodie sospese, a tratti quasi ipnotiche dove le pulsazioni africane e orientali dei tamburi sanno assorbire l’eclettismo del vibrafono e respirarci assieme in un caleidoscopico viaggio sonoro.
“Esiste un duo che sfugge a ogni definizione. Esiste più o meno continuativamente da sette anni e non ha mai inciso un disco (prima o poi giurano di farlo, ma a questo punto perché non rimanere in questo “limbo”?). Ogni volta che suona è una magia che sgretola in pochi secondi molte convenzioni ormai polverose che il jazz, anche quello migliore, fatica a scrollarsi di dosso. È il duo tra il vibrafonista Pasquale Mirra e il batterista Hamid Drake“.
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Pasquale Mirra è considerato uno dei vibrafonisti più interessanti della scena nazionale ed internazionale. Ha studiato presso il Conservatorio di Salerno e successivamente si è laureato presso il Conservatorio Statale di Bologna. In ambito didattico svolge laboratori di strumenti a percussione presso le scuole primarie e collabora con il Museo della Musica di Bologna. Con L’Antoniano di Bologna ha partecipato alla realizzazione del progetto Tamino, rivolto ai bambini diversamente abili. Attualmente collabora con Danilo Mineo a un progetto didattico (I linguaggi che uniscono) rivolto all’educazione musicale, alla costruzione di strumenti musicali attraverso il riciclo dei materiali in vari istituti comprensivi statali di Bologna e Festival nazionali. Collabora e ha collaborato con grandi improvvisatori della scena mondiale, tra i quali: Michel Portal, Fred Frith, Nicole Mitchell, Lansinè Kouyatè, Aziz Sahmaoui, Tristan Honinger, Ernst Rijseger, Rob Mazurek, Ballakè Sissoko, Buch Morris, Jeff Parker, Micheal Blake, Fabrizio Puglisi, Paolo Angeli, Gianluca Petrella, Domenico Caliri. Dal 2008 collabora stabilmente con il noto percussionista americano Hamid Drake con il quale suona e ha suonato in diversi progetti partecipando a numerosi festival in America e in Europa. È membro del Collettivo Bassesfere, associazione per lo sviluppo e la diffusione della musica improvvisata e di ricerca.